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RITRATTO

Lior è un fotografo di moda autodidatta di 34 anni. Nato e cresciuto in Israele, la sua prima introduzione alla fotografia è stata all'età di 26 anni. Mentre studiava scienze della comunicazione all'università, gli è stato chiesto di prendere una macchina fotografica per girare un cortometraggio. Visto il risultato, gli viene consigliato di inviare le foto a un giornale locale. L'editore decide quindi di pubblicarli. Una settimana dopo, riceve una telefonata dallo stesso giornale che gli offre di fare servizi fotografici durante le partite di calcio. Ora collabora con tutte le principali riviste internazionali come Harper's Bazaar, Femme, Elle, Cosmopolitan, Playboy e altre. La sua clientela è internazionale, dall'America all'Europa e fino all'Africa. Avrà trovato la sua passione senza mai finire gli studi. La sua visione fotografica non è stata pervertita dagli standard e dai protocolli attuali. La sua ispirazione è singolare, privata e unica.

 

Pure e originali, le sue foto hanno uno stretto legame con la sua vita privata, i luoghi che conosce e frequenta, i suoi sentimenti, amori, odi o passioni. Tutte queste emozioni che ispirano e si cancellano su ses images. "Gli scatti che catturo sono i miei desideri, le mie fantasie e le mie chimere", ci confida. Fino al riconoscimento, continuerà il suo duro lavoro per raggiungere questo obiettivo. Si paragona a Jack Kerouac, questo vagabondo solitario che vive senza radici, un itinerante. Nessun limite, nessuna legge. Il suo talento è la capacità di tradurre in immagini la sua percezione, la capacità di trasporre in immagini i limiti estremi della sua creatività. Per lui meno tecnica, luogo da vivere, storia ed emozioni che emergono dall'immagine. Il modello, il luogo e la luce sono i criteri che determinano e gli unici elementi essenziali per dare forma all'immagine. I suoi modelli sono surreali, inaccessibili, sofisticati e svelano il mistero di una passione incontrollata ed esacerbata. E piega le luci secondo la sua percezione per sublimare il suo modello. Secondo lui, “la donna è la vera forza che anima l'universo”. La sua volontà, di costruire Amazzoni femminili, dee femminili che trascendessero i comuni mortali. Sono donne potenti, controllate, eccezionali, tutte in un universo onirico.



- Trovate il resto di Mariano Vivanco su Normal Magazine n°11 -

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